Nel 2005, in occasione della ristrutturazione dei Mulini di Ronco Cainari, è stato avviato un importante progetto di reintroduzione del granoturco in Valle del Vanoi. Grazie a una ricerca storico-antropologica dettagliata, raccolta nel disciplinare "Custodiamo il Sórc" (2007), è stata recuperata una varietà antica e locale di mais: il sórc dorotea.
Questo progetto ha valorizzato il mais non solo come coltura, ma anche come simbolo del patrimonio storico, culturale, agricolo e gastronomico della valle. Il lavoro si è focalizzato su diversi aspetti:
- Farina di qualità per la produzione artigianale di polenta, pane e biscotti
- Oggetti da cucina tradizionali in legno (come taglieri e coltelli)
- Uso creativo dei sottoprodotti, come le brattee delle pannocchie per borse e cestini
- Recupero e tutela delle strutture architettoniche rurali legate all'essiccazione e allo stoccaggio
- Eventi comunitari e turistici legati ai cicli del mais: defogliazione, sgranatura, molitura e la tradizionale "prima polenta" dell'anno
Oggi il sórc dorotea viene coltivato da circa 50 agricoltori amatoriali e da alcune aziende agricole locali che producono farina dorotea. Un esempio virtuoso di agricoltura sostenibile, valorizzazione delle tradizioni e sviluppo territoriale.