Guerra

Storia, Deportazioni e Tracce Ancora Visibili

Nel 1914, la Valle del Vanoi, all'epoca parte dell'Impero Austro-Ungarico, fu travolta dalla Prima Guerra Mondiale. Tutti gli uomini abili furono arruolati e inviati a combattere sul fronte della Galizia, dove molti finirono prigionieri dell'esercito russo.

Nel 1915, con l'ingresso dell'Italia in guerra, la situazione precipitò: l'esercito austro-ungarico si ritirò, deportando la popolazione locale nei campi profughi di Mitterndorf e Braunau. A dicembre, la valle fu occupata dalle truppe italiane, che evacuarono completamente Caoria, trasferendo i suoi abitanti in Liguria e Toscana.

Nel 1916, le deportazioni proseguirono: molti residenti del Vanoi furono condotti in Campania e Puglia. Nel mese di agosto, le truppe alpine italiane conquistarono il Monte Cauriol, un punto strategico fondamentale.

Nel 1917, a seguito della disfatta di Caporetto, le forze italiane abbandonarono la zona, lasciando sul campo circa 10.000 morti da entrambe le parti, vittime non solo dei combattimenti ma anche delle dure condizioni climatiche.

Il ritorno di soldati e civili avvenne lentamente, ma al loro rientro trovarono una valle devastata e spogliata dalle operazioni belliche. Ancora oggi, la memoria di quel periodo è testimoniata da luoghi storici come il cimitero militare di Caoria, le strade costruite per scopi bellici e i resti di baraccamenti e trinceramenti in alta quota, segni indelebili di una delle pagine più drammatiche della storia locale.

Il museo della Guerra
Il museo della Guerra

Mostra Permanente della Grande Guerra sul Lagorai – Caoria 1914-1918

Continua
Gli stóli della Totoga
Gli stóli della Totoga

tra storia, natura e fortificazioni della Grande Guerra

Continua
La stretta di Pralongo
La stretta di Pralongo

Tra Caoria e la stretta di Pralongo si snoda un percorso storico tra trincee, bunker e camminamenti…

Continua
La zona di Refavaie
La zona di Refavaie

Itinerario storico tra gallerie militari e cimitero della Grande Guerra

Continua