Le calchère tradizionali sono antiche fornaci circolari in pietra, di dimensioni variabili, utilizzate in passato per la cottura delle pietre calcaree. Il processo termico avveniva a temperature tra 800 e 900 gradi, trasformando la calcite (presente nel calcare) in calce viva (ossido di calcio). Una volta raffreddata e mescolata con acqua, questa si trasformava in calce spenta (idrossido di calcio), e successivamente in grassello, pronto per essere utilizzato in edilizia.
Calchèra di Gobbera - lungo la strada per il Monte Totoga
Situata sulla strada forestale per il Monte Totoga, appena fuori dal centro abitato di Gobbera, questa calchèra fu realizzata alla fine dell'Ottocento da muratori provenienti da Lamon. La materia prima veniva estratta dalla cava del Boal delle Scandole, oltre la località Forcelletta.
Fornace di Lausen - costruita nel dopoguerra
Vicino all'abitato di Lausen, questa calchèra fu costruita nel 1947. L'approvvigionamento della calcite avveniva presso la Busa in Val de Lac, tra Lausen e Gobbera, grazie a un ingegnoso sistema di carrelli su rotaia, teleferiche e montacarichi.
Calchèra di Ronco Pugnai - restaurata nel 2003
Posta lungo una delle antiche strade di collegamento tra i colmèi di Ronco, la calchèra di Ronco Pugnai venne utilizzata dal 1900 al 1943. Nel 2003, è stata oggetto di un importante intervento di restauro curato dalla Schützenkompanie di Primiero e Vanoi.