Sacro

Tracce di Devozione e Tradizione da Scoprire

Il sacro ha rappresentato per secoli un elemento imprescindibile della vita in valle, lasciando testimonianze di profonda devozione che ancora oggi caratterizzano il territorio. Molti di questi segni sono stati recuperati, mentre altri restano da scoprire, raccontando il legame indissolubile tra l'uomo e il divino.

In passato, la spiritualità non era solo un rifugio nella difficoltà, ma un vero e proprio modo di vivere, un'esigenza che dava senso alla quotidianità, spesso segnata da condizioni estreme. Questo rapporto con il trascendente si manifesta ancora oggi in un ricco patrimonio di simboli e strutture sacre disseminate tra il fondovalle e le vette montane.

Percorrendo i sentieri della fede, è possibile imbattersi in affreschi, capitelli, crocifissi, nicchie votive, iscrizioni, chiese e croci, testimonianze di una tradizione che resiste nel tempo.

Il legame tra la comunità del Vanoi e la sfera spirituale si esprime anche attraverso antiche sacre rappresentazioni. Tra i più significativi esempi di teatro religioso sopravvissuti nei secoli, spiccano i drammi sacri del XVIII e XIX secolo, che coinvolgevano interi villaggi. Ancora oggi, questa tradizione rivive nel dramma "Godimondo e Fortunato", messo in scena a Prade ogni dieci anni, mantenendo viva una memoria collettiva fatta di fede, storia e cultura.

La stanza del Sacro a Zortea
La stanza del Sacro a Zortea

Un viaggio nella spiritualità del Vanoi

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I drammi sacri
I drammi sacri

Quando la fede diventa teatro e coinvolge l’intera comunità

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